Leo Kamali
Leo Kamali - interpretato da Zubin Varla (stagione 4) terrorista internazionale, doppiato da Marco Mete. Il personaggio più ambiguo della serie. Cittadino britannico di origine libanese, è il braccio destro del terrorista al-Zuhari ed è lui che giustizia con un colpo di pistola alla testa il sergente Baxter. La Sezione 20 lo cattura in Colombia ma si scopre poi che Kamali è un agente della CIA infiltrato tra i terroristi islamici. A parte il maggiore Dalton, che non si fiderà mai di lui, tutti gli agenti si fideranno di lui e lo aiuteranno perfino a salvare la figlia Ester da alcuni mercenari che volevano rapirla. Dopo varie vicissitudini viene recuperato un video in cui Kamali è giustiziato. Si scopre poi che il video era falso, Kamali ha agito da doppiogiochista e non ha esitato a sacrificare chiunque (criminali, terroristi e agenti segreti occidentali) per ottenere i suoi scopi. Inoltre al-Zuhari, il presunto capo dell'organizzazione terroristica, era in realtà morto l'anno prima durante un'incursione aerea israeliana in Siria; quindi era Kamali a manipolare tutti, usando il nome del terrorista per darsi più credibilità. Kamali ha orchestrato gli assassini della Dalton e dell'agente della CIA August Van Berg. Il terrorista è mosso dalla sete di vendetta da quando ha perso sua moglie in un attentato (forse opera di cristiani maroniti alleati di Israele e degli occidentali) e vuole provocare un massacro con un'arma chimica, ma viene fermato dalla Sezione 20. Colpito a morte da Scott e Stonebridge , prima di morire, su richiesta della figlia Ester, compie una buona azione, consegnando alla Sezione 20 un antidoto che salverà molte persone infettate dal virus che aveva creato, inclusa l'agente Kim Martinez.